N. 14 del 1/10/1998

Dvd truccato, spettacolo assicurato
di Carlo Strati


Con i lettori trasformati si possono guardare i film americani ancora prima che siano usciti nelle sale cinematografiche europee

Da alcuni mesi ormai parliamo del Dvd domestico (quello che si collega al televisore come se fosse un normale videoregistratore) e più volte abbiamo detto che grazie ad esso è possibile portarsi a casa un vero e proprio cinema in miniatura. La qualità delle immagini è elevatissima, nemmeno lontanamente paragonabile a quella delle videocassette, e poi l'audio è registrato su più canali in forma analogica (Dolby Surround) o digitale (Dolby Digital). In questo modo si può godere degli effetti speciali delle sale cinematografiche più moderne stando comodamente seduti nella poltrona del proprio salotto. Naturalmente servono i dispositivi adatti: televisore di grande formato, oppure maxi-schermo retroilluminato o ancora un videoproiettore; poi servono il lettore Dvd, un amplificatore audio/video Dolby Surround e cinque o sei casse acustiche. La spesa può oscillare tra un minimo di sei o sette milioni di lire e un massimo di anche alcune decine di milioni (vedere il riquadro "La lista della spesa").

I fortunati che si possono permettere questa spesa, però, possono rimanere delusi dalla relativa scarsità di film disponibili, almeno quelli in lingua italiana; l'estate è passata senza particolari novità da questo punto di vista, e la prossima ondata di nuovi arrivi è attesa per l'imminente stagione natalizia. I film in italiano disponibili a tutt'oggi sono alcune decine (in queste pagine pubblichiamo la tabella con l'elenco completo), a dispetto di quelli americani che sono ormai diverse centinaia. Bene, diranno in molti, allora compriamo quelli americani; è giusto, ma ci sono alcuni problemi. Prima di tutto i Dvd per il mercato statunitense non hanno la colonna sonora in italiano, ma solo in inglese e qualche volta anche in francese; chi padroneggia la lingua straniera non avrà problemi, e chi è solo un po' arrugginito con l'accento americano troverà grande aiuto dalla possibilità di attivare i sottotitoli. Buio totale, invece, per chi l'inglese non lo parla nemmeno un po'.

Dando per assodata la questione della lingua, c'è il problema della reperibilità dei titoli. I Dvd americani non sono venduti ufficialmente in Europa per preservare le strategie di lancio dei nuovi film, visto che le stagioni "calde" del vecchio continente non coincidono con quelle d'oltre oceano. Questo problema, però, si risolve facilmente: su Internet si trovano decine di negozi "virtuali" che vendono per corrispondenza ogni titolo immaginabile, basta possedere una carta di credito. E come se non bastasse ci sono anche alcuni importatori paralleli che offrono tutta la filmografia americana su Dvd; il più importante è La Casa Del Disco di Varese (0332-232229) che ogni settimana ha disponibili le ultime novità non ancora proiettate nelle sale europee. I prezzi dei titoli d'importazione vanno solitamente dalle 70.000 alle 130.000 lire (l'elenco completo è sul sito www.casadeldi sco.com). L'ultimo ostacolo tra i cinefili più appassionati e i Dvd americani è a questo punto la protezione regionale. Sempre per evitare che la circolazione incontrollata dei film vada contro gli interessi dei botteghini, i produttori di Dvd hanno studiato un sistema che impedisce ai lettori venduti in Europa di riprodurre i film destinati all'America, e viceversa (vedere la mappa delle zone del Dvd). Il risultato è che se si prova a inserire un Dvd americano in un lettore europeo questo risponderà nel migliore dei casi con un messaggio di errore, mentre i modelli più scorbutici sputeranno senza troppi complimenti il dischetto procuratosi con tanta fatica. E allora? In realtà i produttori dei lettori non hanno interesse a che questa protezione sia inattaccabile, pena un calo irrimediabile delle vendite; così praticamente tutti i modelli possono essere modificati ad arte in modo che accettino anche i film di "fascia 1" (Usa/Canada) pur essendo destinati alla "fascia 2" (Europa/Giappone).

Anche in questo caso Internet è una preziosa fonte d'informazioni, infatti si trovano decine di siti che spiegano come modificare i vari lettori o che addirittura vendono per corrispondenza i modelli già "truccati"; il costo di queste modifiche è solitamente nell'ordine di mezzo milione di lire, da aggiungere al prezzo base e alle spese di spedizione. Bisogna stare attenti, però, in quanto non tutte le modifiche sono facili e soprattutto comportano la perdita totale della garanzia sull'apparecchio. Inoltre non sempre l'intervento porta i risultati sperati: molte volte si trasforma il lettore in un modello di "fascia 0", cioè universale, ma sempre più titoli si rifiutano di funzionare con i sistemi di questo tipo (in pratica per i film di fascia 1 serve un lettore di fascia 1, per quelli di fascia 2 un modello di fascia 2 e così via). Per evitare di incorrere in questi spiacevoli inconvenienti è bene affidarsi solo a rivenditori di fiducia e a laboratori specializzati. Noi abbiamo provato a seguire due vie: nel primo caso abbiamo contattato Buzzi Hi-Fi di Busto Arsizio (0331-632660, posta elettronica buzzi@mercury.tread.it) che ci ha fornito un esemplare modificato dell'ultimo modello di Toshiba, l'Sd3107; nel secondo caso abbiamo seguito le istruzioni trovate su Internet per modificare "in casa" il Pioneer Dv505 già presentato sul numero scorso. Entrambe le soluzioni hanno dato i risultati sperati, però a costi differenti: il modello già modificato dal laboratorio specializzato costa 1.900.000 lire (contro il prezzo di listino del modello base di 1.350.000 lire), mentre la modifica fai-da-te del Pioneer è costata solo qualche decina di migliaia di lire (giusto la spesa per un piccolo saldatore e un po' di stagno) oltre al prezzo di listino di 1.350.000 lire. Certo la differenza c'è, ma se non si vuole rischiare di "incenerire" il proprio lettore è un prezzo che vale la pena di pagare. In queste pagine vi proponiamo una breve prova del Toshiba modificato e vi spieghiamo in dettaglio come modificare il modello di Pioneer. Qualunque sia la vostra scelta, buona visione!



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